Amazon avvisa i clienti sugli oggetti restituiti spesso
| Wired Italia

Amazon avvisa i clienti sugli oggetti restituiti spesso | Wired Italia


Restituire gli ordini online ai propri venditori è sempre stato complicato e, sebbene in genere non costi nulla per i consumatori, i rivenditori sopportano il peso maggiore dei costi di restituzione, lasciando loro poca scelta se non quella di sbarazzarsi di grandi quantità di inventario in perdita. Questo è un inevitabile aspetto negativo del boom delle vendite online che prevedono la restituzione se il consumatore non gradisce la merce per qualsiasi motivo, con inevitabili costi di stoccaggio e smaltimento per un’azienda come Amazon che quest’anno ha tagliato 18.000 posti di lavoro per ridurre i costi operativi.

Proprio per ovviare a questo problema il colosso di Jeff Bezos ha escogitato una soluzione che possa ridurre i tassi di restituzione e far risparmiare denaro a tutti. In pratica consiste in un marchio con la dicitura “frequently returned” per mettere in guardia i clienti quando i prodotti presenti sulla piattaforma non ricevono un alto indice di gradimento da parte di chi li ha acquistati essendo oggetto di restituzioni frequenti.

L’avviso è già apparso su alcuni articoli rivenduti da terzi e gestiti da Amazon negli Stati Uniti d’America, secondo quanto riportato da The Information. Si tratta di prodotti che, pur avendo recensioni alte e valutazioni tendenzialmente alte, vengono spesso restituiti perché non conformi alle dimensioni o arrivati già danneggiati. Si tratta di uno stimolo per i venditori, che vengono chiamati ad essere onesti riguardo alle loro inserzioni e a migliorare i problemi che portano alla restituzione dei prodotti.

L’obiettivo di Amazon è quello di limitare il fenomeno dei resi e portare a diversi vantaggi: in primis l’impatto ambientale, grazie ai minori spostamenti della merce, oltre che costi di magazzino e di gestione ridotti. «Attualmente stiamo mostrando informazioni sui tassi di reso su alcune pagine di dettaglio prodotto per aiutare i nostri clienti a prendere decisioni di acquisto più informate», ha dichiarato a The Information la portavoce di Amazon Betsy Harden. La nuova etichetta di avvertenza segue un altro tag rilasciato da Amazon all’inizio di marzo che mostra approssimativamente quante unità di un prodotto sono state vendute.

Arriverà anche in Europa? Ancora non è stato ufficializzato se l’etichetta sarà adottata anche fuori dagli Stati Uniti.



Leggi tutto su www.wired.it
di Marco Trabucchi www.wired.it 2023-04-04 15:26:02 ,

Previous «Alle elezioni in Friuli premiata la serietà di chi bada alla sostanza. Salvini? In pochi mesi ha invertito il trend»- Corriere.it

Leave Your Comment